Venerdì 21 febbraio 2025, presso la Sala Conferenze del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana” dell’Università di Catania, si è tenuto il convegno Tecnologie Quantistiche – Un percorso di innovazione per la Sicilia, promosso e realizzato dal National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI), dall’Università di Catania e da Confindustria Catania. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni, università e aziende sulle sfide e le opportunità offerte dalle tecnologie quantistiche.
Il convegno, moderato dal Dott. Leandro Perrotta, giornalista de La Sicilia, si è aperto con i saluti istituzionali del Prof. Francesco Priolo, Magnifico Rettore dell’Università di Catania, e del Prof. Paolo La Greca, Vice-Sindaco del Comune di Catania.
Successivamente, il Dott. Lucio Colombo, Vice-Presidente di Confindustria Catania e Presidente del Digital Innovation Hub Sicilia, ha sottolineato come il salto tecnologico quantistico avrà un impatto dirompente, paragonabile a quello dell’intelligenza artificiale. Secondo Colombo, le imprese e le istituzioni devono prepararsi per tempo, investendo in ricerca, infrastrutture e competenze per non farsi cogliere impreparate. La creazione di un ecosistema quantistico nazionale è cruciale per mantenere la competitività dell’Italia nel settore.
A seguire, l’intervento introduttivo della Prof.ssa Elisabetta Paladino, Vice-Direttrice del Dipartimento di Fisica ed Astronomia “Ettore Majorana” dell’Università di Catania e Coordinatrice dello Spoke 9 di NQSTI, Istituto co-organizzatore del convegno. La Prof.ssa Paladino ha evidenziato il ruolo del partenariato pubblico-privato nel catalizzare l’innovazione, sottolineando come il trasferimento tecnologico e la formazione siano elementi essenziali per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche. Il Dipartimento si pone di diventare un punto di riferimento per favorire la crescita del settore in Italia.
Durante la prima parte dell’evento, sono state affrontate tematiche chiave legate allo sviluppo delle tecnologie quantistiche e al loro impatto sull’industria e sulla ricerca.
Il Prof. Fabio Sciarrino, pro-Rettore alla Ricerca Internazionale dell’Università “La Sapienza” di Roma e coordinatore dello Spoke 4 del NQSTI, ha illustrato il potenziale della fotonica e della componentistica quantistica, spiegando come l’Italia abbia già sviluppato dispositivi avanzati grazie a startup innovative. Ha inoltre evidenziato il ruolo del PNRR nel consolidare una filiera nazionale delle tecnologie quantistiche.
La Dott.ssa Nicoletta Amodio, Executive Adviser Ricerca e Innovazione di Confindustria, ha parlato della collaborazione pubblico-privato, sottolineando come l’indipendenza tecnologica sia una priorità strategica per l’Italia e l’Europa. Ha, inoltre, ribadito l’importanza di sviluppare un ecosistema industriale solido, capace di valorizzare i risultati della ricerca e di supportare la formazione di competenze trasversali, grazie all’implementazione di dottorati e percorsi di ricerca innovativi.
L’importanza delle tecnologie quantistiche e la necessità di una collaborazione pubblico-privato è stata sottolineata anche da un breve intervento a distanza della Dott.ssa Valeria Vinci, dirigente della III Divisione Economia Digitale e nuove Tecnologie abilitanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La Dott.ssa Gaia Greco, ricercatrice presso il CNR e coordinatrice dello Spoke 8 del NQSTI, ha approfondito il tema del Technology Transfer, presentando i risultati ottenuti dai bandi di finanziamento rivolti alle imprese. Ha evidenziato il successo delle iniziative di creazione di laboratori congiunti tra università e aziende per accelerare il trasferimento tecnologico.
Il Prof. Giuseppe Falci, ordinario di Fisica Teorica della Materia e Responsabile scientifico di NQSTI presso l’Università di Catania, ha illustrato i programmi di formazione avanzata, tra cui dottorati e master in collaborazione con le imprese, per creare nuove figure professionali specializzate nelle tecnologie quantistiche.
Durante la seconda parte del convegno si è svolta una tavola rotonda, condotta anch’essa dal dott. Perrotta, che ha visto la partecipazione di esperti di settore e rappresentanti dell’industria, per discutere insieme le sfide e le prospettive di innovazione grazie alle tecnologie quantistiche.
Il Prof. Sciarrino ha approfondito il tema della comunicazione quantistica e della cybersecurity, parlando del programma Euro QCI e del progetto nazionale Quid, che coinvolge 18 partner, tra cui università e aziende come Leonardo e Telespazio. Ha, inoltre, sottolineato l’importanza di sviluppare competenze avanzate in matematica e informatica, richieste dalla crittografia post-quantum. Sciarrino ha anche citato la Quantum Energy Initiative, volta a esplorare l’uso di tecnologie come il quantum computing e il photonic quantum computing, che offrono potenziali vantaggi per ridurre i costi energetici dei calcoli rispetto alle piattaforme tradizionali.
Il Prof. Alfio Dario Grasso, del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Catania, ha parlato di tecnologie abilitanti, evidenziando come la microelettronica e l’ingegneria siano cruciali per trasformare la ricerca quantistica in applicazioni pratiche.
Il Dott. Massimiliano Proietti, PI del Quantum Technologies Lab di Leonardo ha illustrato le prospettive della sensoristica quantistica, con applicazioni per la navigazione senza GPS, il settore aerospaziale e il monitoraggio ambientale.
La Dott.ssa Anita Camillini, ricercatrice presso il Quantum Computing di CINECA, ha discusso il ruolo del software quantistico e delle simulazioni ibride, spiegando come la computazione quantistica possa essere già applicata oggi in diversi ambiti.
Il Dott. Matteo Rossi di Algorithmiq, start-up nel settore quantistico, ha raccontato la sua esperienza, evidenziando le sfide imprenditoriali e le opportunità per il settore farmaceutico e dei materiali.
Il Prof. Simone De Liberato di Quantum Italia, ha discusso il supporto alle startup, spiegando il ruolo di incubatori e venture capital nel settore quantistico in Italia.
La già citata Prof.ssa Paladino ha poi concluso l’evento, sottolineando l’importanza della formazione interdisciplinare e il ruolo strategico delle università nel creare percorsi di studio che integrino competenze di fisica, ingegneria e informatica.
La tavola rotonda si è conclusa con un dibattito aperto, durante il quale rappresentanti dell’industria e del mondo accademico hanno sollevato questioni fondamentali per il futuro del settore.
L’evento ha messo in evidenza l’importanza di un’azione strategica e coordinata per garantire all’Italia un ruolo di primo piano nel panorama internazionale delle tecnologie quantistiche. L’incontro ha dimostrato che la ricerca e l’innovazione, supportate da adeguati strumenti di finanziamento e da una forte collaborazione tra pubblico e privato, sono fondamentali per trasformare il potenziale della rivoluzione quantistica in opportunità concrete per l’economia e la società.
L’Università di Catania, il National Quantum Science and Technology Institute e Confindustria Catania continueranno a lavorare per consolidare le sinergie tra accademia e industria, favorendo la crescita di un ecosistema quantistico nazionale capace di affrontare le sfide future.
Una registrazione del convegno è disponibile sul canale YouTube del DFA dell’Università di Catania al link https://youtu.be/NdglLM6JA-A